Il Comune di Avola, a poco meno di 12 giorni dall’inizio dell’anno scorso 2023/2024, ha ultimato l’iter amministrativo per favorire il servizio di autonomia e comunicazione (Asacom) per gli alunni delle scuole dell’obbligo che sono affetti da disabilità fisica, psichica e sensoriale.
Prima di entrare nel merito, ripubblichiamo quanto messo a disposizione sul sito del Comune.
Nell’avviso pubblico (qui il link), pubblicato in ieri 28 agosto, si legge quando segue:
“PER L’ASSISTENZA ALL’AUTONOMIA E COMUNICAZIONE AGLI ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP GRAVE FREQUENTANTI LE SCUOLE (INFANZIA, PRIMARIA E MEDIA) DEL COMUNE DI AVOLA – ANNO SCOLASTICO 202312024”
Sempre nella pagina istituzionale è possibile scaricare il pdf dell’Avviso Pubblico e l’Istanza.
Inizia così in modo inaspettato una serie di regole che vengono fissate senza citare le norme che le regolano.
Innanzitutto, è opportuno segnalare il tempo che dato alle famiglie per la presentazione dell’istanza: 14 giorni.
Le domande, come riportato nel bando si possono presentare dal 28 agosto fino al prossimo 11 settembre, tolti i fine settimana, i conti sono fatti.
Il tempo sarebbe stato anche utile se si trattasse della presentazione di una semplice autocertificazione, ma così non è; gli utenti, cioè le famiglie interessate, per nome e conto dei figli affetti da disabilità fisica, psichica e sensoriale, devono presentare una documentazione particolare: un certificato rilasciato da un neuropsichiatra dell’ASP di “Diagnosi Funzionale”.
Il primo grave errore commesso da chi ha scritto tale bando, è proprio la mancanza di tempo per i genitori dei bambini di avere tale documentazione che si deve richiedere al servizio di Neuropsichiatria dell’ASP, tempi di attesa da 7 a 14 giorni.
Nella lettura del documento viene vietato di presentare l’istanza all’ufficio di protocollo, in quanto saranno accettate sono le “istanze presentate agli Uffici dei Servizi Sociali e al personale appositamente a tal fine individuato: dottoressa Carmela Caruso, che ne rilascerà ricevuta”.
Dalla disamina del bando si evidenzia la mancata normativa di riferimento che indichi i motivi per cui non si possa presentare l’istanza attraverso l’ufficio protocollo.
Ma andiamo avanti.
Nell’istanza da presentare si chiede al genitore o affidatario del disabile di dichiarare quanto segue:
«Il/la sottoscritta dichiara, a tal fine, di essere a conoscenza dell’Avviso Pubblico relativo all’oggetto, redatto in esecuzione alla determinazione del Responsabile Servizi Sociali n. 154 det. 05/08/2022, relativa al rinnovo integrale dell’Albo Comunale degli Enti accreditati per l’affidamento del Servizio di “Assistenza igienico personale ed Assistenza all’ autonomia ed alla comunicazione” ed in esecuzione al Parere n. 251/2019, espresso dal C.G.A. in merito al Servizio di Igiene Personale per gli alunni disabili con il quale è stato stabilito che detto servizio dovrà essere erogato, nelle disponibilità, dall’Amministrazione Scolastica.
Il servizio è rivolto agli alunni portatori di handicap grave frequentanti le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Avola, anno scolastico 2023/2024, la cui validità è stata stabilita in anni uno e che trovasi disponibile in visione presso l’ufficio Servizi Sociali, e di conoscere ed accettare tutte le prescrizioni e criteri di assegnazione prescritte nella Determinazione del Dirigente Area 1 n. 66/2013».
Ancora una volta, ci si chiede come è possibile dichiarare nell’istanza che si è a conoscenza di un Avviso Pubblico del 2022, considerato che neanche nel bando sono riportati gli “Enti accreditati per l’affidamento del Servizio di Assistenza igienico personale ed Assistenza all’ autonomia ed alla comunicazione”.
Ma ciò che desta più scalpore sono le seguenti righe:
“Il/la sottoscritta dichiara, altresì, di conoscere ed accettare che il diritto al servizio è connesso e consequenziale al possesso di conforme certificazione di DIAGNOSI FUNZIONALE della competente ASP e, che, pertanto, non può assumere alcun rilievo ogni eventuale altra certificazione medica di qualsiasi altra tipologia e natura afferente a L.104/192, invalidità civile e varie, non incombendo sull’ente Comune alcuna valutazione in ordine a tali certificazione ed essendo, dunque, il riconoscimento del servizio espressamente e necessariamente subordinato al possesso di diagnosi funzionale che attesti il relativo diritto”, quando anche la Commissione per l’accertamento dell’invalidità e l’handicap INPS rilascia la certificazione di ‘diagnosi funzionale‘ ?
In altre parole, sembra, che i bambini che frequentano la scuola d’obbligo e che hanno riconosciuto la legge 104/92 (handicap) e sono in possesso della ‘diagnosi funzionale‘ già emessa da una Commissione istituzionale, non possono accedere a tale servizio Asacom.
Cercando di fare il nostro dovere fino in fondo, abbiamo cercato di contattare il responsabile dei Servizi Sociali, nonché un altro dipendete che ha avuto di parlare con alcuni genitori, ma tra telefoni che squillavano a vuoto e altri che non rispondevano una volta che ci presentano, non abbiamo ricevuto risposta.
Ma come è possibile tutto ciò?