Nella giornata di ieri, il personale della Direzione Investigativa Antimafia, in esecuzione della delega conferita dall’Autorità Giudiziaria di Ancona ha proceduto alla registrazione presso le conservatorie immobiliari del provvedimento di confisca dei beni acquisiti illecitamente dall’uomo.
L’indagine, a suo tempo documentata da complessi accertamenti del Centro Operativo di Roma che, hanno spiegano gli investigatori, consentirono di far emergere oltre alla specifica “pericolosità sociale” del proposto e l’esistenza di una evidente “sproporzione” tra i redditi dichiarati (in sostanza si tratta di un soggetto sconosciuto al fisco) anche un elevato tenore di vita sostenuto in relazione al valore dei beni nella sua disponibilità, evidentemente frutto degli ingenti profitti illeciti”.
L’attività del personale della Dia fu svolta attraverso la verifica delle movimentazioni bancarie delle società dell’imprenditore, seguendo il principio di Giovanni Falcone del “follow the money”, considerato che il destinatario dell’investigazione aveva condanne di sentenze definitive per rapina, furto, lesioni personali, omicidio preterintenzionale e stupefacenti.
Nel 2022 è stato condannato della Corte di Appello di Perugia, con sentenza passata in giudicato, a 8 anni di reclusione per rapina aggravata e stupefacenti. Il sequestro e la successiva confisca hanno riguardato beni mobili e immobili e l’esistenza di rapporti finanziari con una società estera, individuati anche grazie allo sviluppo di segnalazioni per operazioni sospette. Complessivamente sono divenuti oggetto della confisca definitiva e quindi assorbiti al patrimonio dell’Erario tre unità immobiliari di tipo residenziale e un’autovettura fuoristrada. (Fonte Ansa)