Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è in coma irreversibile. Secondo quanto si apprende oggi, le condizioni di salute del boss, affetto da un tumore, sono precipitate.
Il capomafia 62enne, arrestato il 16 gennaio scorso, è ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale dell’Aquila. Presto i medici sospenderanno l’alimentazione.
La notizia è stata riportata da Adnkronos.
Come avevamo scritto nei precedenti articoli, Matteo Messina Denaro ha già firmato da tempo il DNR.
Il DNR è una dichiarazione che un paziente, spesso malato terminale, firma e obbliga medici e infermieri a non rianimarlo; spesso si associa tale termine erroneamente solo ad un arresto cardiaco.
Al contrario,invece, esistono diversi tipi di ordine DNR ed è utile conoscere la differenza tra loro, soprattutto per capirne il significato.
Sebbene, come abbiamo detto poc’anzi, la maggior parte delle persone associ un DNR alla rianimazione cardiopolmonare (RCP), in un ambiente ospedaliero possono essere utilizzate anche altre misure salvavita, tra cui la somministrazione di farmaci per via endovenosa, l’intubazione per proteggere le vie aeree e l’uso di piastre del defibrillatore.
Alcune di queste misure sono traumatiche e invasive e potrebbero non essere sempre efficaci se un paziente è gravemente malato.
In base a un ordine DNR di base, nessuna di queste misure sarà fornita a un paziente in arresto respiratorio o cardiaco.
Tuttavia, il personale ospedaliero e gli infermieri continueranno a lavorare per rendere il paziente a suo agio attraverso la somministrazione di ossigeno, il movimento del paziente e l’idratazione con liquidi per via endovenosa.
L’intenzione di un DNR non è uccidere un paziente, ma tenerlo a suo agio quando la morte si avvicina.
In questo caso, l’Adnkronos, afferma che presto i medici sospenderanno l’alimentazione, da quel momento in poi bisognerà solo attendere.
Le condizioni di Messina Denaro erano peggiorate nei giorni scorsi. Il 61enne è affetto da un tumore al colon. Già da qualche giorno non riusciva ad alimentarsi in maniera autonoma: lo scorso 12 settembre erano state sospese le cure e mantenuta solo la terapie per il dolore.
Proprio alla malattia il boss aveva attribuito la sua cattura: «Mi avete preso perché sono malato, non mi pentirò mai» erano state alcune delle prime frasi pronunciate agli inquirenti.